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Terapia di coppia: quando serve davvero..

Terapia di coppia a Rimini Riccione Cattolica Forlì Cesena: quando serve davvero..

Terapia di coppia: quando serve davvero..

Innanzitutto cerchiamo di capire quando serve davvero una terapia di coppia. Situazioni conflittuali non risolte e tensioni possono mettere a dura prova la vita a due. Tuttavia, litigare non sempre significa essere destinati al divorzio. Al contrario. Soprattutto per le coppie di lunga data, occorre prestare attenzione a spie importanti. Come la mancanza di confronto e intimità. Sono le spie più pericolose. Che indicano che la temperatura del termometro familiare è in forte calo. La distanza, infatti, unitamente alla percezione di una sostanziale freddezza emotiva da parte del partner, si rivela uno dei più frequenti motivi di divorzio dopo lunghi anni di matrimonio.

Prendere una decisione in questi casi non è facile. Perché la verità è che ci assestiamo sull’onda di una routine. Che estendiamo a tutti gli ambiti del quotidiano, relazioni affettive comprese. Il cambiamento spaventa. Perché mettersi in gioco e avere il coraggio di esporsi non è mai facile.

In quali casi può essere utile una terapia di coppia?

Il desiderio di essere rassicurati e percepire la presenza del partner è parte di un bisogno di sicurezza e amore. Tuttavia, quando esiste un problema di dipendenza emotiva, le conseguenze possono diventare devastanti. È il caso, per esempio, di chi intreccia una relazione con una persona che all’inizio del rapporto si dimostra molto presente, premurosa e attenta. Quando uno o entrambi i partner in profondità nutrono una visione di sé priva di autostima, allora i conflitti di gelosia, ansia e insicurezza nel tempo tendono a moltiplicarsi. Trasformando la coppia in una vera e propria camera a gas dove manca l’ossigeno necessario per respirare.

Terapia di coppia: quando serve davvero..

Si passa da una violenza non solo fisica ad una violenza anche verbale e psicologica. E quando il rispetto per l’altro viene a mancare è fondamentale agire senza perdere tempo.

Le ferite più profonde sono dentro di noi e di frequente rivelano una profonda sfiducia in sé stessi. Mascherata dietro atteggiamenti impostati sul controllo ossessivo, scenate, rabbia e incapacità di andare verso i propri bisogni profondi.

Dimenticare che ognuno di noi può e deve interrogarsi sulla gestione della propria vita costituisce una minaccia per la felicità individuale e di coppia. Perché dimentica una regola fondamentale. Ovvero che ogni essere umano costituisce un universo a sé. E noi per primi abbiamo bisogno di imparare a prenderci cura del nostro mondo interiore. O il rischio è quello di delegare agli altri la possibilità di essere felici.

Trasformare la paura della solitudine nella capacità di stare in compagnia di se stessi diventa l’apertura a un percorso di grande cambiamento. Nella vita di coppia e all’interno della propria esistenza.

Terapia di coppia: quando serve davvero..

In base a un’indagine effettuata dal National Center For Family and Marriage Research dell’Università di Bowling Green in Ohio, le possibilità di divorzio fra gli ultracinquantenni nel 2010 sono risultate oltre il doppio rispetto al 1990. Questo significa che un divorzio su quattro ha riguardato coppie con svariati anni di convivenza alle spalle.

Che cosa porta a separarsi dopo una vita insieme? Agli osservatori esterni, amici e familiari, spesso una simile rottura costituisce uno shock. Tuttavia, per i protagonisti della relazione la distanza è meno inspiegabile. Spesso si tratta di un insieme di rinunce, sacrifici e malcontenti. Che, anno dopo anno, giunge a logorare il rapporto, creando crepe ormai impossibili da sanare. Se la frustrazione aumenta e le occasioni di dialogo si riducono, allora il crollo diventa una possibilità reale. All’improvviso non riusciamo più a vedere un territorio comune, né a trasformare la frustrazione delle difficoltà in una lezione di forza.

La mancanza di un orizzonte da vivere insieme divide. E questo senso di separazione spesso viene comunicato attraverso il corpo. Viene a mancare l’intimità. Le carezze diventano merce rara. E il contatto empatico prezioso come acqua nel deserto. La freddezza rappresenta uno dei motivi di separazione dopo anni di vita insieme.

Terapia di coppia: quando serve davvero..

Ricorrere a un esperto può aiutare? Certamente sì. È importante tener presente che per disturbi sessuali non si intendono solo difficoltà nell’atto sessuale e disturbi dell’orgasmo. Ma anche il calo del desiderio sessuale, così come la presenza di un disagio nell’intimità.

Spesso noi per primi non accettiamo di parlare delle nostre difficoltà. Soprattutto quando queste riguardano la sfera sessuale, la vergogna, il senso di colpa e i tabù possono trasformarsi in resistenze difficili da superare.

Viviamo all’interno di una società sempre più tecnologizzata. Lo spazio dedicato al contatto fisico risulta fortemente ridotto. Al contrario, si tratta di un territorio di ribellione da riconquistare consapevolmente. Perché costituisce il luogo in cui possiamo liberare le emozioni profonde, percepire l’istinto nostro e dell’altro, riscoprire il corpo e la naturalezza di una connessione che è prima di tutto “di pelle”.

I motivi per cui si ricorre alla terapia di coppia? I problemi di tutti i giorni. Come ad esempio la gestione dei figli. E trovare soluzioni al quotidiano non sempre è  facile. Perché implica accettare le differenze che possono esistere a livello individuale, familiare e culturale.

Terapia di coppia: quando serve davvero..

Nel 2013 la sentenza nr. 4540/2011 della Suprema Corte di Cassazione ha confermato che provocazioni e gravi ingerenze da parte di uno o entrambi i suoceri conviventi, quando tollerate passivamente dall’altro coniuge, possono essere a buon diritto considerate una giusta causa di separazione.

L’incapacità di gestire la famiglia di origine costituisce, infatti, una delle prime cause di divorzio. Si fa fatica a dire no, a porre confini sani e spesso si finisce per stare zitti in modo da non schierarsi. In fondo, ciò che è veramente difficile in questi casi è trovare il coraggio di vedersi come adulti e accettare di distaccarsi, in maniera costruttiva e sana, sviluppando se stessi in libertà.

I tempi della terapia di coppia possono variare notevolmente rispetto al tipo di problematica e alle dinamiche. Importante è scegliere l’approccio adeguato e un professionista di fiducia che sappia accompagnare nel viaggio del cambiamento. Sì, perché è di un viaggio che si tratta. La soluzione, qualsiasi essa sia, arriva quando siamo disposti ad accettare che ognuno di noi avanza con la sua storia sulle spalle e il suo modo, unico, di confrontarsi con il mondo. Non siamo le stesse persone di quando ci si è conosciuti, perché ogni giorno affrontiamo la vita. E in questa avventura quotidiana ci evolviamo, cambiamo, aggiungiamo strati su strati a ciò che siamo.

Terapia di coppia: quando serve davvero..

Di fronte ad una terapia di coppia può accadere che si verifichi una tendenza alla fuga o a un atteggiamento evitante. In questi casi è possibile ricorrere a un consulto individuale. E valutare se attuare un percorso di terapia personale. Non è possibile aiutare qualcuno che non desidera essere aiutato, questo è chiaro. Lavorare su di sé nel tempo può rivelarsi utile per capire che cosa ci ha attirato verso il partner e fare chiarezza. Desideriamo ancora questa persona nella nostra vita?

A causa dell’abitudine tendiamo a creare schemi rigidi degli altri. Ma accettare che possiamo cambiare, anzi che il cambiamento è un nostro diritto, costituisce ciò che può innescare un processo di trasformazione. E rende possibile un dialogo autentico all’interno della coppia.

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