Dott.ssa Roberta Calvi

Anoressia sessuale: paura e rifiuto del sesso

Anoressia sessuale: paura e rifiuto del sesso

Se il sesso diventa spaventoso, angosciante, fobico e si cerca ogni scusa o giustificazione per evitarlo, se si sperimenta una totale avversione al contatto corporeo intimo, se anche solo l’idea di un rapporto sessuale o dell’autoerotismo sono insostenibili, allora potremmo essere di fronte ad un problema di anoressia sessuale.

Qualcuno definisce l’anoressia sessuale come una mancanza di “appetito sessuale”. Eppure anche questo aspetto non è così specifico e significativo. 

Se pensiamo alla restrizione alimentare, sintomo tipico dell’anoressia strictu sensu, non è vero che l’anoressica non ha fame o appetito. Anzi chi soffre di anoressia, chi controlla e restringe l’alimentazione privandosi in termini quantitativi e qualitativi del cibo, è ossessionato dal cibo. Ha costantemente fame, sebbene questa fame venga pedissequamente controllata e repressa. 

Il mondo interno e il mondo cognitivo di chi soffre di anoressia è occupato massicciamente, se non esclusivamente, dal cibo che viene pensato, sognato, acquistato, cucinato, ma non mangiato.

Ecco, proviamo a trasporre questi stessi concetti sull’anoressia sessuale. 

Siamo infatti in presenza di un rifiuto della sessualità e del contatto intimo, con un controllo costante e assoluto di ogni forma di spinta sessuale.

Il desiderio è represso, ma questo non vuol dire che non si pensi al sesso, anzi.

Roberta Calvi Psicologo Sessuologo Rimini | Studio di Psicologia Sessuologia
Dott.ssa Roberta Calvi, Psicologo e Sessuologo

Anoressia sessuale: paura e rifiuto del sesso

Il sesso può diventare un’ossessione. E la paura di trovarsi in una situazione sessuale comporta la paura e il rifiuto di qualsivoglia contatto intimo o affettivo.

Si può arrivare ad evitare qualsiasi relazione sentimentale per paura di doversi approcciare ad un rapporto sessuale o un qualsivoglia contatto erotizzato.

Ma di cosa ha paura chi soffre di anoressia sessuale?

La paura è quella di perdere il controllo, di sentire emozioni, di lasciarsi andare, di provare piacere, di abbandonarsi. 

La paura può avere a che fare anche con fantasie sessuali considerate sbagliate o riprovevoli (per l’educazione ricevuta o per mancate conoscenza sul tema) e l’evitamento del contatto erotico permette la repressione delle stesse.

Ancora, la paura di un contatto intimo profondo, come quello sessuale, può nascondere la paura di una fusione con l’altro insostenibile, di perdere i confini, di essere invasa/o.

L’anoressia sessuale è spesso associata ad altre sintomatologie legate al controllo. Come un rapporto conflittuale col cibo o ossessioni legate alla pulizia, all’ordine.

Così come nell’anoressia alimentare, anche nell’anoressia sessuale non basta “fare sesso” per risolvere il problema (come in quella alimentare non basta mangiare). Occorre scandagliare e risolvere i vissuti e il disagio che si nascondono dietro la sintomatologia manifesta.

Roberta Calvi Psicologa e Sessuologa


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