Dott.ssa Roberta Calvi

La rabbia nella coppia? Non sempre è distruttiva!

La rabbia nella coppia? Non sempre è distruttiva!

L’obiettivo di una terapia di coppia non è evitare i litigi o evitare la delusione delle aspettative reciproche.

La rabbia non è di per sé un’emozione pericolosa. Quello che fa la differenza è la comunicazione della rabbia, la sua sedimentazione, il suo trasformarsi in rancore e odio profondo che avviene soprattutto quando la rabbia viene repressa.

Manifestare la rabbia vuol dire “Non ci sto” “Non mi sta bene” “Mi hai fatto male” ovvero un’espressione della propria identità e alterità. Non c’è necessariamente ira o vendetta, ma comunicazione di un vissuto, condivisione.

Ciò che fa la differenza è il passaggio dall’espressione e comunicazione della rabbia ad una spirale di attacchi reciproci.

L’obiettivo di una terapia è aiutare le coppie a elaborare gli inevitabili scontri, le incomprensioni, le delusioni, i momenti di cattiva comunicazione, la percezione dei propri sentimenti feriti. E soprattutto favorire una logica di riparazione, (ri)connessione emotiva e talvolta di compromesso evitando il circolo vizioso.

Le coppie si trovano spesso in conflitto su problemi perpetui che non vengono mai risolti. Ciò perché questi problemi hanno a che fare con sistemi ideologici e/o background differenti, con modi di essere e aspetti di personalità.

Non è importante risolvere questi problemi, ma il sentimento con il quale sono gestiti.

Roberta Calvi Psicologo Sessuologo Rimini | Studio di Psicologia Sessuologia
Dott.ssa Roberta Calvi, Psicologo e Sessuologo

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La rabbia nella coppia? Non sempre è distruttiva!

Se la coppia mantiene un sentimento positivo reciproco questi conflitti non sono pericolosi e si spengono così come si accendono.

La differenza spesso la fa il conoscere l’altro e accettarlo con i suoi limiti. Piuttosto che nutrire profonda ostilità sentendosi attaccati da atteggiamenti e comportamenti dell’altro che sono espressione del suo modo di essere e che non sono riferiti al partner.

I terapeuti una volta credevano che, se il conflitto fosse stato risolto, i sentimenti positivi sarebbero accorsi a riempire il mondo della coppia in modo automatico, come l’aria si precipita a riempire il vuoto. Non è vero!

I sistemi di sentimenti positivi devono essere costruiti intenzionalmente. Per ottenere ciò bisogna includere il gioco, il divertimento, la leggerezza.

La coppia deve vivere momenti di condivisione ludica uscendo dalla solita routine, dialogando del più e del meno, ridendo tanto e costruendo un linguaggio condiviso esclusivo.

Ripristinare un tempo e uno spazio di positività e leggerezza della coppia rappresenta un fattore terapeutico molto significativo.

Non basta infatti solo demolire il muro del conflitto, ma bisogna costruire qualcosa di nuovo, di positivo, di piacevole che unisce e dà senso al rapporto.

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Roberta Calvi Psicologa e Sessuologa


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