Gelosia ed esclusività: quando preoccuparsi?

Gelosia ed esclusività: quando preoccuparsi? | Psicologo Sessuologo Rimini Riccione Cattolica Forli Cesena Cesenatico San Marino Dott.ssa Roberta Calvi

Gelosia ed esclusività: quando preoccuparsi?

Che cos’è la gelosia? È sana o patologica? È un gesto d’amore o la sua folle interpretazione? E perché siamo gelosi?

Innanzitutto la gelosia non è una patologia sebbene la sua espressione e la sua pervasività possano generare talvolta quadri ossessivi e paranoici.

La gelosia è una emozione e come tale non ha una qualità positiva o negativa, ma è un vissuto che non scegliamo né controlliamo, ma possiamo capire, analizzare e chiarificare soprattutto per non farci gestire da questa complessa emozione.

La gelosia ha a che fare con l’esclusività e l’esclusione e quindi con un bisogno e una esperienza.

L’ esclusività è un bisogno primario ed universale: ha a che fare con il bisogno di essere unici, speciali, indispensabili.

È un bisogno primario e infantile ma che si trasforma e si evolve nel corso della vita diventando potenzialmente maturo. Lo ritroviamo nel bisogno di esclusività sentimentale e sessuale della coppia. La fedeltà come condizione tacita o esplicita del rapporto non è altro che l’espressione del bisogno di esclusività.

Ne parlo come di un bisogno e non come un desiderio proprio perché la sua profondità e radicalità genera, in caso di non soddisfazione, non solo frustrazione, ma soprattutto sofferenza e angoscia.

Veniamo all’esclusione.

Abbiamo detto che è un’esperienza. Un’ esperienza che tutti abbiamo fatto. La prima esclusione è quella dalla mente del caregiver.

Ciascuno dei nostri genitori ha avuto qualcosa oltre noi: un partner, un lavoro, un hobby, un’attività. Questo “altro” dell’altro ci ha inevitabilmente escluso.

L’ esclusione è dunque un’esperienza primaria e necessaria. È ciò che consente di costruire la differenziazione tra me e non me.

È la base del rapporto con l’altro, del rispetto dell’altro, della consapevolezza di non essere onnipotenti, di non essere sempre il centro dell’attenzione dell’altro.

È qui nasce il problema.

Nessuno di noi ricorda esperienze di esclusione con leggerezza e serenità! Spesso si ricordano episodi di esclusione legata ai fratelli
o agli amici in cui ci si è sentiti non importanti, non scelti, messi da parte!

Ecco che la gelosia si incanala nella percezione di non essere preferiti e nel profondo timore non solo di essere esclusi, ma anche di essere sostituiti.

La gelosia non nasce dalla competizione e confronto con l’altro, ma assume questa veste nel tempo perché la paura di essere sostituiti diventa prevalente.


Roberta Calvi Psicologo Sessuologo Rimini | Studio di Psicologia Sessuologia


Gelosia ed esclusività: quando preoccuparsi?

La gelosia nella sua essenza è la sofferenza che nasce dalla percezione che c’è qualcos’ altro oltre a me che può generare piacere nell’altro.

Nessuno di noi è l’unica fonte di piacere dell’altro! Tuttavia la paura più profonda è che qualcun altro ( più che qualcos altro) possa prendere il nostro posto nella mente e nella vita dell’altro e che quindi l’altro possa sostituirci.

Alla luce di queste considerazioni possiamo affermare che siamo tutti potenzialmente gelosi, ma la pervasività e la negatività di questa gelosia dipende dalle nostre esperienze infantili.

Se non abbiamo mai fatto abbastanza esperienza di non esclusività, come nei casi di simbiosi genitore-figlio potremmo non aver costruito quella capacità di accettare che l’altro possa avere anche altro oltre a noi.

In questi casi da adulti nella coppia si può fare fatica ad accettare che il partner possa avere altre fonti di piacere e ci si può sentire costantemente minacciati ogni qualvolta egli non ci mette al primo posto.

Allo stesso modo esperienze intense di trascuratezza e abbandono nelle relazioni primarie può generare nell’adulto la paura di rivivere lo stesso dolore con il partner. Anche in questo caso la gelosia può diventare patologica.

Questi sono solo alcuni esempi ma possiamo trovare altre esperienze ugualmente dolorose incistate nella mente che possono dar vita a gelosie patologiche.

Possiamo dunque concludere che la gelosia di per sé non mina un legame, ma se a monte esistono vissuti traumatici legati all’esclusione e alla esclusività oppure se l’esclusione è un’esperienza impossibile e intollerabile questa gelosia può diventare disfunzionale, patologica e distruggere le fondamenta del rapporto.

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