Disfunzione erettile: cosa fare e cosa non fare

Disfunzione erettile Cosa fare e cosa non fare

Il deficit erettile rappresenta per un uomo una gravissima ferita narcisistica che coinvolge l’intera immagine di sé.

Ci si sente in difetto rispetto alla propria identità maschile. Ci si sente a rischio nell’aderenza al proprio ruolo di genere. Si percepisce una vera e propria impotenza (da qui il nome vulgato) nell’essere “maschio”. Si sperimenta una crisi della virilità personale. Ci si sente fallati e falliti.

Il pene eretto è il rappresentante della virilità per ciascun uomo. E la percezione di un “fallo fallato” porta a una sensazione intensa di inadeguatezza. Il che attiva meccanismi riparativi che spesso si rivelano dannosi, disfunzionali e non risolutivi.

Il deficit erettile, proprio per il carico di vergogna che porta con sé, non consente spesso di accedere a percorsi di cura e riabilitazione. Fondamentali per comprendere il perché della disfunzione e il come risolverla.

Laddove infatti non c’è causa organica, facilmente accertabile con una visita andrologica, siamo nel campo della “psicosomatica”. Pertanto la cura della disfunzione richiede un approccio specifico psico-sessuologico. 

L’utilizzo massiccio di farmaci “miracolosi” e “riparativi” come il viagra, il cialis, il levitra, danno l’illusione (sempre quando funzionano) di aver risolto il problema. Ma in realtà alimentano il senso di inadeguatezza, di mancanza, di “disabilità” e amplificano ansia e insicurezza.

Questi farmaci, infatti, quando non prescritti e consigliati all’interno di un percorso più ampio, rappresentano psichicamente delle “protesi” che non cambiano il vissuto di malattia e impotenza. Ci si sente comunque diversi e mancanti rispetto agli altri. 

Roberta Calvi Psicologo Sessuologo Rimini | Studio di Psicologia Sessuologia
Dott.ssa Roberta Calvi, Psicologo e Sessuologo

Disfunzione erettile Cosa fare e cosa non fare

Allo stesso tempo anche il meccanismo di “messa alla prova”, che spesso si viene a creare quando si soffre di questa disfunzione, crea un circolo vizioso che ogni volta conferma il senso di inadeguatezza e incapacità. 

L’uso del sesso, infatti, come semplice prova o test della propria capacità ed efficacia nell’erezione riduce drasticamente il coinvolgimento col partner. Amplifica l’ansia da prestazione e l’ansia del fallimento. E porta inevitabilmente e inesorabilmente allo stesso risultato. 

Cosa fare allora quando si sperimenta un deficit erettile? 

  1. effettuare una visita andrologica per escludere cause organiche 
  2. evitare l’uso fai-da-te di farmaci per l’erezione (es. Viagra) 
  3. non fare finta di niente 
  4. rivolgersi ad un sessuologo per capire e risolvere il problema 

Cosa è importante osservare quando si soffre di una disfunzione erettile:

  1. Da quando?
  2. Sempre o solo alcune volte? 
  3. Anche nella masturbazione? 

Queste prime osservazioni rappresentano la base di un percorso sessuologico che permette di analizzare e risolvere la problematica sessuale. 

Roberta Calvi Psicologa e Sessuologa


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