Vaginismo: che cos’è , da cosa dipende e come si risolve ?!

VAGINISMO Che cosa è Da cosa dipende e Come si risolve ..

Che cos’è e come si manifesta il vaginismo? 

Il primo aspetto importante e significativo del vaginismo è che non è mai un problema organico. Ma sempre e comunque una disfunzione sessuale di origine psicologica.

Si manifesta con una contrazione involontaria della vagina al momento della penetrazione.

La penetrazione del pene o delle dita è impossibile o molto limitata.

Sono quasi sempre impossibili anche le visite ginecologiche transvaginali e l’uso degli assorbenti interni.

Non necessariamente si avverte dolore o fastidio. Ma si percepisce come una barriera che blocca l’accesso. 

Il vaginismo non impedisce il raggiungimento dell’orgasmo attraverso la stimolazione del clitoride. Sebbene talvolta possa accompagnarsi ad altre disfunzioni come l’anorgasmia o l’anafrodisia. 

Quali sono le cause del vaginismo?

Le radici intrapsichiche del vaginismo affondano nella storia di vita della persona. 

A dispetto del senso comune non necessariamente alle spalle di un vaginismo c’è un trauma abusante o una violenza sessuale. Sicuramente un’educazione sessuale ambigua, iper rigida o disfunzionale, l’esposizione precoce a stimoli sessuali non elaborabili così come ovviamente violenze e abusi sessuali (in ogni forma e modalità) possono essere all’origine di un vaginismo. Così come di altre inibizioni e disfunzioni sessuali.

Ma alla radice di un vaginismo spesso, lungi dall’esserci un trauma strettamente sessuale, si nasconde una profonda paura e sfiducia nell’altro. E il conseguente bisogno di proteggersi con una difesa estrema che impedisce metaforicamente l’accesso al sé.

Roberta Calvi Psicologo Sessuologo Rimini | Studio di Psicologia Sessuologia
Dott.ssa Roberta Calvi, Psicologo e Sessuologo

VAGINISMO Che cosa è Da cosa dipende e Come si risolve ..

Al vaginismo spesso si accompagna un estremo bisogno di controllo nella quotidianità che può assumere la forma del controllo dell’altro o di un controllo/repressione emotiva.

L’altro non può e non deve accedere al sé. Fantasmi di invadenza, invasione e intrusione e/o fantasmi di distruzione e disintegrazione del sé si accompagnano alla chiusura vaginale.

Il vaginismo è quasi sempre primario e generalizzato. Ovvero è presente sin dall’inizio della vita sessuale della donna e si verifica con ogni partner.

Esistono anche forme di vaginismo secondario. Ovvero il sintomo emerge solo in un secondo momento della vita sessuale della donna dopo alcune esperienze “normali”. In questi casi il vaginismo può essere conseguente ad esperienze sessuali traumatiche o a problemi relazionali col partner.

Cosa fare se si soffre di vaginismo? 

Sicuramente occorre evitare il fai da te, la messa alla prova costante, “esercizi” o utilizzo di gadget o oggetti per provare a “rompere il muro”. 

È importante non scappare dal problema, non far finta di niente e chiedere tempestivamente aiuto ad un professionista della materia. 

Il vaginismo è un problema risolvibile. Ma non si risolve da soli né semplicemente col tempo o con l’allenamento. Occorre un percorso clinico sessuologico per lavorare contemporaneamente sul sintomo e sulle cause.

Anche il partner può farsi aiutare qualora la donna non voglia mettersi in discussione. Infatti il partner gioca un ruolo importante nel mantenere il sintomo o nell’essere un facilitatore del cambiamento.

Il percorso per la risoluzione del vaginismo può essere di tipo clinico individuale oppure di tipo psico-sessuologico di coppia. L’obiettivo del percorso è la risoluzione sintomatica. Ma anche la comprensione dei fattori eziologici e di mantenimento della patologia. Nonché l’eventuale risoluzione di dinamiche di coppia disfunzionali.

Roberta Calvi Psicologa e Sessuologa


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